25 aprile, festa liberazione lettera agli studenti
Il 25 aprile di ogni anno si ricorda un evento che unisce tutti gli italiani, non solo chi lo ha vissuto, ma anche chi, invece, l’ha solo studiato sui libri di scuola: la liberazione dell’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del Paese.
In una Nazione che era in guerra da ormai cinque anni, il 25 aprile 1945, fu proclamata l’insurrezione generale contro i nazifascisti che ancora occupavano i territori del nord della Penisola per ribellarsi “all’invasor” che con ferocia ed indubbia crudeltà aveva privato migliaia di connazionali della libertà che sta alla base di qualsiasi popolazione civile.
Una resistenza che si è resa necessaria per restituire alla nostra Nazione la dignità di un Paese democratico ed alla costituenda società la garanzia di un futuro senza dittatura e di viva partecipazione di tutti alla vita dello Stato.
Sono stati sentimenti come la tenacia, la coesione e l’unità a guidare la ricostruzione nel dopoguerra ed a consentire alla nostra Nazione una vera e propria rinascita, la stessa che l’Italia di oggi, per aspetti diversi, ha bisogno di vivere a causa del periodo difficile che si sta attraversando.
Ecco perché il 25 aprile di ogni anno si deve far festa, non solo per ricordare da dove proviene la libertà del nostro popolo, ma per non dimenticare la forza di cui i nostri connazionali si sono resi espressione per ricostruire e far rivivere ciò che la guerra aveva tentato di distruggere, la dignità del proprio popolo.
Viva la libertà! Viva la dignità! Viva l’Italia!
dott.Enzo Caragliano, Sindaco
avv.Paola Emanuele, assessore Cultura