Festa della liberazione d'italia, la lettera agli studenti di riposto
Cari studenti,
la data del 25 aprile, convenzionalmente scelta come "giorno della liberazione" segna idealmente uno spartiacque tra un prima, segnato dagli orrori della seconda guerra mondiale, ed un dopo caratterizzato dalla volontà di ricostruzione della società civile e di strutturazione di una nuova identità umana alla disperata ricerca di "normalità". Una identità che doveva certamente smarcarsi dalla precedente e che doveva convergere su un dato comune: in una società nascente dalle ceneri della guerra i rapporti tra esseri umani dovevano essere diversi, imperniati su principi di democrazia, di uguaglianza, di giustizia e di libertà, i quali sono, di fatto, i capisaldi della nostra Repubblica.
In un mondo in cui, purtroppo, questi stessi principi rischiano costantemente di essere minati dall'indole umana troppo spesso pervasa da ideali malsani tendenti alla prevaricazione, all'abuso di potere ed a profittare del prossimo, in un mondo in cui ancor oggi alcuni popoli sono costretti a lottare per la propria indipendenza per le rilevanti disparità esistenti tra gli stessi, la giornata del 25 aprile non può che fungere da monito per rinnovare l'importanza di questi valori e di questi ideali, gli unici che possono consentire ad una comunità di vivere nel rispetto reciproco e che possono al contempo tutelare quella libertà che auguriamo alla popolazione Ucraina di poter riacquisire presto.
Il sindaco di Riposto, dott.Enzo Caragliano
L'assessore alla Cultura, avv.Paola Emanuele