Riposto, interventi di ripristino di una cisterna per fronteggiare la carenza idrica. Vasta: “Attivata consegna a domicilio di acqua potabile”.
L’amministrazione comunale di Riposto, con in testa il sindaco Davide Vasta, è impegnata incessantemente ormai da giorni per fronteggiare i disservizi legati alla carenza idrica e di energia elettrica in alcune zone del territorio. Tra le aree più colpite c’è la frazione di Carruba, rimasta a secco anche a causa delle difficoltà legate ad un guasto subito dalla società che fornisce l’acqua in quella zona. Per fronteggiare l’emergenza, dopo l’istituzione di un numero telefonico (348.8619341) da contattare per ottenere la consegna a domicilio di acqua potabile, a partire da oggi, tutti i giorni fino al ripristino delle condizioni di normalità, dalle 17 e 30 alle 20 e 30, in piazza Stazione a Carruba stazionerà un’autobotte che distribuirà acqua potabile a tutti i residenti. Intanto da ieri sono iniziati gli interventi di ripristino di una cisterna comunale, che fino a venti anni fa serviva la frazione di Carruba, il cui pieno ritorno alla funzionalità potrebbe rappresentare una soluzione definitiva al problema.
“Siamo intervenuti ieri pomeriggio con le ruspe per eliminare la fitta vegetazione che impediva l’accesso alla cisterna – spiega il sindaco Davide Vasta – Adesso stiamo verificando le condizioni di salubrità della stessa ed il corretto funzionamento. Se tutti i controlli avranno esito positivo, già domani lo riattiveremo, risolvendo così definitivamente la problematica. Sono molto dispiaciuto per i gravi disagi patiti. Capisco che rimanere senza acqua, ed in particolare con queste temperature, non sia affatto piacevole. Purtroppo stiamo fronteggiando una serie di emergenze, molte delle quali legate a disservizi di natura elettrica, su cui, oltreché sollecitare l’operatore, non possiamo intervenire direttamente. Stiamo cercando di ridurre al minimo i disagi. Abbiamo attivato un numero di telefono e – conclude il primo cittadino - tutti coloro che ne avranno bisogno potranno chiedere l’invio di acqua potabile”.