Descrizione
All'Istituto Tecnico Nautico si studiano principalmente materie legate al settore marittimo e navale, al fine di formare professionisti per lavorare nel settore della navigazione e dell'ingegneria navale. Le principali aree di studio includono:
- Nautica: Si studiano le basi della navigazione, la teoria della navigazione, la gestione e la conduzione di imbarcazioni, le regole del mare, la meteorologia marittima, e la sicurezza in mare.
- Ingegneria navale: Si approfondiscono le conoscenze riguardanti la progettazione, la costruzione e la manutenzione delle imbarcazioni, con un focus sugli aspetti tecnici e ingegneristici delle navi.
- Elettronica e telecomunicazioni marittime: Si studiano gli strumenti e le tecnologie utilizzate nella navigazione moderna, come i sistemi di navigazione satellitare (GPS), le comunicazioni via radio, i radar e i sistemi di sicurezza marittima.
- Legislazione marittima e diritto marittimo: Si analizzano le normative nazionali e internazionali che regolano il settore marittimo, comprese le leggi sul trasporto marittimo, la sicurezza delle imbarcazioni e la protezione dell'ambiente marino.
- Economia marittima e commercio internazionale: Si approfondiscono le conoscenze riguardanti gli aspetti economici e commerciali del settore marittimo, compresi il trasporto marittimo, la logistica portuale, il commercio internazionale e la gestione aziendale nel settore marittimo.
Oltre a queste aree principali, possono essere previsti corsi opzionali o percorsi di specializzazione in settori specifici come la pesca, l'ingegneria offshore, l'ambiente marino, o la gestione e amministrazione delle imprese del settore navale.
Storia dell’Istituto Tecnico Nautico
L’Istituto Tecnico Nautico è nato con Riposto ed è espressione della cittadina di Riposto, in quanto strettamente legato al tessuto connettivo della cittadina ed alla sua crescita culturale e sociale.
È tra le più antiche scuole nautiche d’ Italia.
La storia di questa importante istituzione culturale ripostese inizia nel 1820, quando il re, Ferdinando I di Borbone, con un suo reale rescritto del 12 febbraio 1820, istituiva a Riposto una “ Scuola nautica per capitani di cabotaggio e d’altura”, che cominciava a funzionare immediatamente, con il capitano ripostese Ferdinando Coco come “Lettore nautico”, cioè come preside e unico insegnante.
Era la seconda istituzione del genere che sorgeva in Sicilia. Nel campo dell’istruzione marinara, in Sicilia, c’era solo il Seminario nautico di Palermo, fondato nel 1788, dove si era diplomato capitano il ripostese professor Ferdinando Coco.
La scuola ripostese non sorgeva per mera generosità del re Borbone, ma per preciso impegno dei commercianti ripostesi, i quali, nel precedente anno 1819, per iniziativa del commerciante Gaetano De Majo, avevano chiesto al governo borbonico l’istituzione di una scuola nautica, obbligandosi, per il mantenimento di essa, al pagamento di una tassa proporzionale al tonnellaggio delle loro navi, per ogni viaggio che avrebbero fatto, sia che fossero dirette verso porti italiani che verso porti esteri.
La “ Scuola Nautica “ funzionò dal 1820 al 1864, ed ebbe complessivamente 540 allievi, con una media di 12 per anno scolastico: media che non è da ritenere bassa, come potrebbe sembrare a prima vista, perché allora si accettavano come allievi soltanto i figli della gente di mare.
I locali erano una casa privata nei pressi della Chiesa della Madonna della lettera, ed il vicolo da cui si entrava si chiamò “ Vicolo Scuola Nautica “. L’unico docente, o “ Lettore nautico” fu Federico Coco.
Nei primi anni del regno d’Italia, con decreto del 26 gennaio 1865, la “ Scuola nautica “ diventava “ Scuola di nautica e di Costruzione navale “, ed aumentava a quattro i suoi insegnanti, due di nomina governativa, e due di nomina del Comune di Riposto.
In un quadriennio, questa scuola licenziava brillantemente ben 66 allievi, conferendo dignità e prestigio all’istituzione, che con decreto del 14 ottobre 1873 venne eletta a Regio Istituto Nautico, con le tre sezioni di Capitani di cabotaggio, Capitani di lungo corso e Costruttori navali. Quest’ultima sezione, dati i progressi meccanici e la costante sostituzione delle navi di legno con quelle costruite in ferro, fu soppressa nel 1878, e sostituita nel 1885 con la sezione Macchinisti.
Anima dell’Istituto fu per un cinquantennio la veneranda figura del suo preside, il matematico ed astronomo Federico Cafiero, a cui Riposto ha dedicato una via, quella appunto che porta alla Sede dell’Istituto.
All’opera di Federico Cafiero si dovette anche l’istituzione di un Osservatorio meteorologico, che fu annesso all’Istituto Nautico nel 1875, e svolse un’attività notevolissima, consacrata in autorevoli pubblicazioni, e lodata anche da un astronomo e metereologo come Giovanni Schiaparelli.
A Federico Cafiero fu dovuto in particolare il prestigio dell’Istituto, che divenne uno dei più noti d’Italia, ed ottenne pubblici e lusinghieri riconoscimenti. Tra cui , notevolissimo, l’unica medaglia d’oro concessa ad un istituto nautico nell’esposizione Generale di Milano del 1906; e quando nel 1919 tutti gli Istituti Nautici italiani mandarono le loro rappresentanze per una crociera sulla nave da guerra “ Varese “, soltanto gli studenti degli nautici di riposto e di Camogli furono ritenuti degni di elogio.
Una lapide del cimitero di Riposto, dove riposano le spoglie di Cafiero, sepolto il 5 settembre del 1921 recita:
“ Non l’epigrafe tramanderà la tua memoria Federico Cafiero, ma la leggenda che al franger dell’onda il nocchiero dirà a l’equipaggio intento “.
Ed invero l’Istituto nautico di Riposto ebbe alunni di gran rilievo, come l’eroe Domenico Arcidiacono, il popolare “ Achille “, pioniere dell’aviazione italiana; il generale Antonino Calabretta, autore di studi scientifici, tra questi un progetto per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Tra i professori valentissimi ricordiamo Leonardo Patanè, poeta e letterato e, i due che salirono la cattedra universitaria : Luigi Sorrento alla Cattolica e Santi Floridia a Catania.
Nel 1920, anno in cui si festeggia il Primo centenario di vita dell’Istituto, con una solenne cerimonia, il professor Leonardo Patanè scrisse:
“ In te temprò l’animo a ferrea fucina/ chi oceani immensi, securo, cammina/ da un secolo …Urrà! / Tu vivi fecondo/ nei fori Argonauti che corrono il mondo…”,
dopo aver affermato che esso era
“ la gemma più bella di Riposto”
e gli augurava di vivere in eterno!
Il suo augurio si è realizzato, perché sebbene soppresso dal governo fascista nel 1923 per potenziare le scuole commerciali del luogo e quelle nautiche di Catania, l’Istituto visse stentatamente, come istituto comunale, essendo preside il professor Giuseppe Motta, risorse poi nel 1947, come sezione staccata per soli Macchinisti, dipendente dall’istituto nautico di Catania.
Nel 1950, per interessamento delle amministrazioni comunali di Riposto, con l’allora sindaco Guarrera, col nome di Luigi Rizzo, l’audace marinaio siciliano che vendicò la vergogna di Lissa, l’Istituto nautico rientrava nella vecchia Sede di via Cafiero, sotto la guida del preside , professor Michele Filosto, dopo aver funzionato nei locali provvisori forniti dal professor Giuseppe Di Maria nel suo istituto privato “ Ruggeri di Lauria “, in Corso Italia, presso la villa comunale.
Nel 1953 riotteneva l’autonomia amministrativa, e nel 1957 veniva completato con il ripristino della sezione Capitani.
Nel 1964 veniva costruita la nuova ala al pianterreno in via Cafiero, dove sono stati sistemati i Laboratori di Fisica, di Scienze, di Elettrotecnica e di Radioelettrotecnica.
Le celebrazioni centenarie e centocinquantenarie
L’11 novembre 1920 l’Istituto nautico celebrò il suo primo centenario di feconda esistenza: da esso erano già usciti ben 985 diplomati che avevano tenuto alte le antiche tradizioni marinare ripostesi.
Le celebrazioni furono solenni, curate da un apposito Comitato, che, l’anno successivo, stampò un fascicolo ricco di particolari. I festeggiamenti si tennero nella grande aula dell’istituto, alla presenza delle autorità politiche provinciali e comunali, di dirigenti scolastici, di presidenti di tutte le associazioni.
Dopo la lettura dei telegrammi di adesione, prese la parola il preside Cafiero e, a quel punto come spinti da una molla gli astanti tutti si alzarono in piedi per tributargli un applauso, lungo e commovente in cui esprimevano la devozione, il rispetto e la riconoscenza a colui che spese tutta la sua nobile vita al sempre Riposto.
A lui seguirono le parole del prof . Santi Floridia, docente universitario, quindi al poeta Patanè:…”…” Alla sua fama – nelle rinnovate energie della patria – crescan lustro – le generazioni future.-Era il 12 febbraio del 1920.
Cinquant’anni dopo questa cerimonia , Riposto celebra , il 24 ottobre del 1970, il centocinquantenario della fondazione che, dopo la parentesi di silenzio durata dal 1925 al 1947, torna a rivivere, realizzando il sogno espresso dal poeta Leonardo Patanè, nel 1920. A ricordo dell’evento fu murata un’epigrafe che diceva: “Nel 150° anniversario della fondazione, l’Istituto Nautico di Riposto, trae dal suo operoso e fervido passato, i più lieti auspici dei un migliore e lieto avvenire.”
I festeggiamenti si svolsero nel palazzo comunale, dove si tenne un convegno, avente per tema “ Intensificazione dei contatti tra scuola e industria, per migliorare la formazione professionale dei tecnici “. Gli onori di casa agli ospiti furono fatti dal sindaco dott. Salvatore Patti e dal dott. Antonino Caragliano presidente del consiglio di amministrazione dell’istituto. Ricopriva la carica di preside il prof. Alfio Di Bartolo
L’Istituto Tecnico Nautico è nato con Riposto ed è espressione della cittadina di Riposto, in quanto strettamente legato al tessuto connettivo della cittadina ed alla sua crescita culturale e sociale.
Dall’Anno Scolastico 2010/2011, a seguito al riordino degli Istituti Tecnici, l’Istituto Tecnico Nautico è diventato un Istituto Tecnico per l’indirizzo Tecnologico con indirizzo Trasporti e Logistica.
Servizi
Modalità di accesso
Accesso consentito alle persone con disabilità.